DELIA SINIS: ORO A 44 ANNI
COPPA DEL MONDO
KOPER, 3-8/10/2022

DELIA SINIS: ORO A 44 ANNI<BR> COPPA DEL MONDO<BR> KOPER, 3-8/10/2022

Delia Sinis, 44 anni, inizia ad allenarsi nel 2017 con il Maestro Maurizio Lai (Taekwon-Do Sardegna). Si mette in gioco fino in fondo, inizia ad allenarsi in modo intensivo e si concentra sul lavoro di preparazione per partecipare alla Coppa del Mondo 2022 nella gara di Forme cinture rosse, categoria da 36 a 45 anni.

Entra nel tatami, fa la sua prima gara internazionale, sale su un podio mondiale e porta a casa una scintillante medaglia d’ORO sbaragliando le avversarie.

Mai dire mai… e non mettere freno ai tuoi sogni!

Qui il racconto delle sue emozioni.

“È passata una settimana da quando siamo rientrati dalla World Cup a Koper e la sensazione di aver vissuto un sogno continua ad accompagnarmi da quando per la prima volta sono entrata nel palazzetto e ho visto le 8 postazioni di tatami. 

Aver assistito alla cerimonia di apertura nella quale si sono esibiti alcuni atleti e maestri del Taekwon-Do Sardegna è stato un misto tra orgoglio e stima. 

Il giorno dopo sarebbe toccato a me calpestare uno di quei tatami, ma prima c’era da spronare i ragazzi che gareggiavano di buon mattino e non c’era proprio il tempo di pensare alle proprie emozioni, anche perché tra loro c’era mio figlio e i ragazzi che per mesi hanno condiviso con me allenamenti sfiancanti al caldo d’agosto, momenti di sconforto e voglia di non mollare, di migliorarsi sempre un po’ di più. 

Vivere un’esperienza del genere da atleta e genitore ti obbliga a sdoppiarti, da una parte ciò che provi come atleta, dall’altra devi mettere le tue emozioni da parte per tifare, complimentarti ma soprattutto consolare. 

Le emozioni personali però sono arrivate come un treno una volta raggiunto il quadrato. 

Magari ci si aspetta che, non essendo più una ragazzina, ci sia più controllo delle emozioni, invece ritrovarsi lì al centro, sentire i cori e le grida del tuo gruppo che ti incitano e sostengono, è un’emozione che non si può spiegare, e alla sensazione di paura di sbagliare, si aggiunge quella di voler far bene, un po’ per non deludere chi è sugli spalti, un po’ come ricompensa per i sacrifici dei mesi precedenti. Poi arriva il momento in cui tocca a te, l’abbraccio del coach che sembra per un attimo alleggerire la tensione, peccato non riuscire a gestirla, peccato ritrovarsi a fare errori e tremare, ma tutto serve, tutto è esperienza. Alla fine è arrivato anche il risultato, e per quanto sia ancora cintura colorata, per quanto l’età non giochi a mio favore, non posso negare che la gioia sia immensa, avrei voluto fare meglio, e son certa che avrei potuto, ma pazienza, so che devo lavorare non solo sulla tecnica ma anche e soprattutto sul controllo delle emozioni. 

Dal giorno dopo il tempo sembra esser volato tra altre mille emozioni, tra lacrime di gioia e di delusione, parole di conforto e risate. I momenti della cena, della colazione, le riunioni a fine giornata, hanno contribuito a rafforzare l’unione del gruppo, siamo diventati amici, spalla su cui appoggiarsi, siamo diventati tutti fratelli. In questo è stata fondamentale la guida dei maestri che fanno di tutto per creare unione, per far sì che il gruppo sia forte e sereno, per far in modo che niente possa turbare la tranquillità di ognuno di noi. Sono insegnante di un’altra disciplina da tanti anni, più di loro eppure sento di avere tanto, tantissimo da imparare. 

Personalmente ho avuto l’occasione di star vicino a due grandi campionesse prima che disputassero la gara, Silvia Farigu e Veronica Placido, osservarle prima che salissero sul quadrato, vedere la loro reazione prima e dopo la gara non ha fatto altro che aumentare l’immensa stima che provo nei loro confronti. 

Non posso non ringraziare chi mi ha fatto conoscere e avvicinare al Taekwon-Do e a questo mondo, che mi incoraggia ad andare avanti nonostante i miei limiti, il mio Maestro Maurizio Lai. Con lui i maestri del Taekwon-Do Sardegna, in particolare Master Christian Oriolani e Maestro Silvia Farigu, per questi incredibili mesi di preparazione, con allenamenti quotidiani, so già che sarà la cosa che più mi mancherà.

Perché la destinazione è importante, ma ancora più importante è il viaggio e la trasferta è stata la meravigliosa conclusione di un percorso straordinario che mi porterò dietro per sempre.

Delia Sinis, ORO Forme Cinture Rosse categoria anni 36-45